Biography, reviews, texts

A note by Anna Bordoni Di Trapani, following the Creval Exhibition (in Italian)

21/11/2000
from the Broken Images series, Prasomaso Sanatorium
(...)

Sono infatti immagini intensissime, che parlano, che chiedono di entrare in dialogo con te che le osservi, che non ti lasciano allontanare fin quando non entri in consonanza con loro, fin quando non ti metti sulla stessa lunghezza d'onda, e ti senti vibrare come se la luce che le investe ti penetrasse dentro.
Fra i testi che eloquentemente si alternano ai quadri e che (...) a mio avviso, fanno parte integrante della mostra, mi ha colpito la poesia di Giorgio Seferis: pochi versi che, lasciando nell'inespresso il dramma esistenziale dell'incomunicabilità cui allude efficacemente quella "e" in apertura, ribadiscono l'eterna irrinunciabile ricerca umana di un'altra anima in cui rispecchirsi e a cui fare specchio.

"E un’anima
se si vuole conoscere
deve guardare
in un’anima"

Ecco, Cesare, in quell'alternarsi di luci e ombre che decostruiscono il reale ce lo restituiscono in immagini frante, ci ha fatto entrare per un attimo nel segreto inesauribile della sua anima dolente e ci ha fatto scoprire un pò della nostra anima che, provocata dalle sue parole intessute di luce, è entrata empaticamente in dialogo con lui.

(...)

Ed è proprio alle parole di Leopardi che corre il mio pensiero in questo momento: "Felicità da me provata nel tempo del comporre, il miglior tempo ch'io abbia passato in mia vita, e nel quale mi accontenterei di durare finchè vivo".
Sono certa che così è anche per Cesare, perchè quelle immagini sono poesie, tratte dal fermento della sua anima, e nel riconoscerle come nate dalla sua interiorità più profonda, egli sperimenterà quella inattingibile felicità cui solo i poeti, pare, possono aspirare.



(da una comunicazione di Anna di Trapani)